Franco Del Moro
COSE CHE CAPITANO
E PICCOLI MISTERI
Una raccolta di normali eccezioni alle
norme che confermano l’impossibilità della vita quotidiana di essere del tutto
routinaria
(III
edizione; pp. 270; 16,00 euro)
È finalmente uscita la TERZA edizione del libro più letto e amato di Ellin Selae.
Con oltre 150 pagine in più rispetto alla seconda edizione, "Cose che capitano e piccoli misteri" è una lettura che induce all’ottimismo e riduce l’ansia anche nel lettore più preoccupato dello stato generale delle cose e dimostra che è come usiamo i nostri talenti che ci rende unici e speciali rispetto a tutti gli altri.
In questo libro è
raccontata, fra l'altro, la scelta di un radicale cambiamento di vita che molti
di noi sognano da sempre e che i protagonisti hanno avuto il coraggio di fare:
il passaggio dalla dimensione del lavoro dipendente in seno all’enorme
formicaio di una metropoli come Milano, alla dimensione “rurale” di una grande
cascina circondata da colline e boschi, alla ricerca di una vita più semplice a
contatto con la natura e dai ritmi più naturali. Senza soldi ma con tanta
fiducia. E qui, con il consueto umorismo che percorre tutto il libro (e che
strappa più di un sorriso al lettore) il protagonista racconta, scoprendoli su
di sé, quali sono gli insospettabili handicap mentali e fisici che lo stile di
vita urbanizzata e consumistica genera in chi ci abita per troppo tempo, e le
reali difficoltà – non solo materiali – che un cambiamento di questo tipo
comporta.
Proprio per chi vuole
tentare a sua volta di percorrere questo sentiero, questa Terza Edizione di
"Cose che capitano e piccoli misteri" è arricchita anche di una guida
pratica ricca di suggerimenti e consigli, utile a chi sta meditando di cambiar
vita e andare a vivere in campagna.
* * *
Che se ne fa il mondo
di una umanità tutta uguale che si accalca negli stessi posti spinta dalle mode
del momento, sempre in coda per fare o vedere ciò che in quel momento tutti
fanno e vedono?
Se ai poteri forti e alle istituzioni totali queste masse
ammaestrate e facilmente manipolabili sono sempre piaciute, all'Evoluzione,
ossia quell'energia spirituale che spinge gli esseri viventi da una forma
inferiore verso una forma superiore, il conformismo non è mai servito a niente.
È come usiamo i nostri
talenti che ci rende unici e speciali rispetto a tutti gli altri.
È
proprio partendo da riflessioni come queste che Franco Del Moro racconta - con grande
leggerezza e senza mai perdere l'ironia - come sia difficile, ma non
impossibile, trasformare la propria esistenza avvicinandosi passo dopo passo a
una dimensione più affine alla nostra vera natura, senza rifuggire le sfide e
senza nemmeno sopravvalutarsi troppo e, naturalmente, riavvicinandosi alla
natura e riscoprendo una esistenza più in armonia con i ritmi del pianeta.
In
questo libro si va da qui...
....a
qui
Questo libro non contiene racconti eccezionali, o
fatti memorabili, o profondi escursioni nelle regioni del pensiero, ma
situazioni reali che un giorno hanno causato uno strappo al velo della
quotidianità regalando qualche attimo di sorpresa al viaggiatore più annoiato
del mondo: l'uomo comune.
In questo libro è anche raccontata, con tutte le sue
paure e crisi, la scelta di un radicale cambiamento di vita che molti di noi
sognano da sempre e che i protagonisti hanno avuto il coraggio di tentare: il
passaggio dalla dimensione del lavoro dipendente in seno all'enorme formicaio
della metropoli, alla dimensione "rurale" di una grande cascina
circondata da colline e boschi, alla ricerca di una vita più semplice e dai
ritmi più naturali. Senza soldi ma con tanta fiducia.
E qui, con il consueto umorismo che percorre tutto il
libro (e che strappa più di un sorriso al lettore) il protagonista racconta,
scoprendoli su di sé, quali sono gli insospettabili handicap mentali e fisici
che lo stile di vita urbanizzata e consumistica genera in chi ci abita per
troppo tempo, e le reali difficoltà - non solo materiali - che un cambiamento
di questo tipo comporta.
Il vero insegnamento dei fatti qui narrati è proprio
la scoperta di una verità fondamentale: gli ideali e le cose più belle, quelle
che danno il vero senso all'esistenza, si contrappongono a tutto ciò verso cui
veniamo spinti da un modello di vita capitalistico, che crediamo di controllare
e che invece ci controlla.
Riflettere su questi "episodi straordinari di
vita ordinaria" significa riflettere sull'enorme varietà di
interpretazioni del mondo che divide le persone, sulla possibilità di trovare
eccezioni alle norme quando meno ce le aspettiamo dimostrando che la vita,
anche la più piatta e routinaria, non lo è mai abbastanza per spegnere
completamente l'estro, la curiosità, la follia o la speranza di un cambiamento,
che si rivela sempre più necessario di fronte a un mondo che frantuma
sistematicamente gli spazi destinati alla fantasia.
I fatti qui narrati, pur non essendo stati registrati
da nessuna cronaca, sono sintomi di un mondo che alimenta negli strati più
profondi idee rivoluzionarie, germi di una anarchica ribellione all'ordine
costituito delle cose (come il tizio che si mette improvvisamente a urlare nel
metrò), di un mondo in continuo cambiamento (come gli incontri con i mendicanti
gentili) e dell'insopprimibile desiderio di ritrovare valori ed ideali più vicini alla dimensione naturale e
spirituale dell'esistenza (come la scelta del protagonista di abbandonare la
città e trasferirsi in una antica cascina immersa nella natura)…
Al termine della lettura (e questo è l'effetto
"pratico" del libro), ad ogni lettore verrà voglia di continuare da
solo questo lavoro di supervisione della propria realtà, di re?interpretazione
di ciò che solitamente si ritiene privo di più di un livello di lettura: il
solito, cosiddetto, tran?tran...
* *
*
LEGGI
QUI una delle tante recensioni uscite sull’edizione precedente
«Un libro coinvolgente che parla di cose importanti ma in modo
divertente, e scende in profondità senza mai perdersi nell’abisso. (...) Un
libro che darà la scossa a pendolari metropolitani, impiegati sottopagati,
condannati della “domenica fuori porta”, casalinghe frustrate, cittadini
insoddisfatti, schiavi dell’automobile... e a molte altre categorie di uomini e
donne moderne, stressate e cronicamente infelici.» (Severino
Compagnoni)
«...Mai letto un libro così spassoso e
scorrevole che dice chiaramente cosa vuol dire fare il dipendente a Milano e
cosa vuol dire arrivare a decidere di lasciare tutto e andare a vivere in una cascina
sperduta fra le colline... Tutti lo sognano, pochi lo fanno. Questo libro fa
venir voglia di passare dai sogni alla realtà...»
* *
*
Franco Del Moro è anche musicista, e questi sono i suoi cd (che possono essere richiesti direttamente a
noi):
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FRANCO DEL
MORO, ha fondato nel 1991 la rivista letteraria Ellin Selae, che tuttora
dirige e sulla quale scrive regolarmente.
Ha pubblicato
con vari editori una quindicina di libri spaziando fra narrativa e saggistica.
Fra quelli
inerenti i temi qui trattati e pubblicati da Ellin Selae, vanno segnalati: In
presenza dell’Anima;: Riposare
nel cuore della tempesta; Silenti
ed Eretici; I
3 veleni dell'Anima e i loro antidoti; Non
meno degli alberi e delle Stelle.
Oltre che
scrittore è anche compositore e musicista; sempre con Ellin
Selae ha pubblicato alcuni album di musica
orchestrale e sinfonica.
TROVI QUI approfondimenti sulla sua musica.
Franco Del Moro ritratto
da Martina Sberla
MA CAMBIAR VITA SI PUO'?
Uno dei temi che ricorre
sovente in questi ultimi tempi riguarda il 'cambiar vita', ovvero come uscire
dalla gabbia di una esistenza poco gratificante e inventarsi una nuova vita più
appagante, trasferendosi eventualmente in un ambiente più conforme alla propria
sensibilità (campagna, mare, montagna...)
E' un cruccio che conosco molto
bene per averlo vissuto sulla mia pelle, molti anni fa, quando vivevo a Milano
e avevo un lavoro sicuro ma ero fortemente insoddisfatto dell'ambiente e della
qualità (pessima) di vita che conducevo.
E conosco molto bene anche
tutte le barriere difensive che la mente alza per soffocare il desiderio di
cambiamento: ...e il lavoro? e i soldi? Qui ho tutto, gli amici, la famiglia, i
divertimenti... e chi non sta bene dove si trova non starà bene da nessuna
parte... poi ormai mi manca poco alla pensione... eccetera eccetera eccetera.
Dovetti dunque lottare contro
me stesso, prima ancora che contro il comune buon senso, e solo dopo un
esaurimento nervoso (che era un chiaro segnale che la mia anima mi fece
arrivare attraverso il corpo) trovai infine la forza di mollare tutto e cambiar
vita.
Lasciai Milano, il posto fisso,
vendetti l'appartamentino in cui vivevo e con gli stessi soldi acquistai una
cascina sperduta fra le colline dell'Alta Langa piemontese, dove vissi per
oltre 2 decenni, e che lasciai solo per trasferirmi in montagna, dove ora
vivo... tutti i dettagli (anche quelli tragicomici) di questo percorso li ho
raccontati nel libro "Cose che capitano e piccoli misteri".
In seguito incontrai altre
persone che, come me, avevano fatto questo fatidico "salto nel buio",
come ad esempio Etain Addey,
che ha raccontato la sua storia in un bellissimo libro: "Una Gioia
Silenziosa", che per molti è stato, e ancora è, fonte d'ispirazione (v. il
video qualche post più sotto).
Ma incontrai anche persone che
mollarono tutto per poi dopo un po' ritornare in fretta e furia sui loro passi
con la coda fra le gambe e rientrare nella stessa gabbia da cui erano usciti.
Per non parlare dei più, i quali,
per loro fortuna, stanno bene dove stanno e non sono minimamente sfiorati dal
pensiero di cambiar vita.
Anche in questo caso, quindi,
non esistono strade giuste e strade sbagliate. Ciò che funziona per alcuni, non
funziona per altri. Tutto sta nel capire cosa si desidera veramente.